la villa pompeiana
Poche ore dopo la città era in fiamme. Decorazioni superstiti. Il museo a cielo aperto sul tema della caducità. Siamo affascinati dalla fine imminente a cui scamperemo. Vanitas. Plinio osservò. Coppie sorprese. Stile vascolare. Corruzione e opulenza. Lo splendore mediterraneo della civiltà all’apogeo. la villa. Il fuoco distrusse, conquistò, prima che lo facessero i…
autoritratto
oracoli
Spesso alla sera gli equilibri mutano. Quel qualcosa a cui siamo soliti aggrapparci si trasforma senza preavviso. Ci troviamo soli con il respiro delle immagini. Erano state sognate da chi ci ha fatti nascere. Quello che sembra essere è già stato. Parliamo la lingua di altre persone. Ci sorprendiamo inermi di fronte a colori…
colorpoppin’: la lettrice di romanzi rosa
Nel paesaggio letterario che vado immaginando non esistono ambienti prestabiliti nè vi dimorano personaggi capaci di sostenere un ruolo impegnativo e tuttavia disimpegnato. Per la verità, in un passato oramai non prossimo, avevo invitato alcuni notabili di quella genìa a una serie di incontri piuttosto informali, nell’intento di catechizzarli per bene mercé la mia proverbiale…
le brume
Dopo mesi di tenebre interiori, ebbi d’improvviso e per sempre la certezza che qualsiasi essere umano, anche se le sue facoltà naturali sono pressoché nulle, penetra in questo regno della verità riservato al genio, purché desideri la verità e faccia un continuo sforzo d’attenzione per raggiungerla: in questo modo diventa egli pure un…
i sogni all’alba
il lettore in soffitta
Leggendo si trasforma.
le sfere dipinte
Nel transito tutti sono a casa. Basta saperlo. Si volge il capo verso se stessi scrutando però la linea tagliente alla fine del mondo per quelle incongrue aberrazioni della natura nei nostri organi estetici sempre imbastendo bizantinismi di conforto sulla via più bella per arrivare all’appuntamento con la quiddità inte riore pere nne mente …
periferie coscienziali (ovvero gettare parole allo smog)
Paraterapia poco pia & zibaldonica da jettare a S. Silvestro come da un proponimento precedente. La periferia chiama il centro, ma il centro è solo verticale. Ogni città ha una valle, ogni valle hai i suoi orti spontanei e in ogni orto c’è una messe, da raccogliere in fretta prima che arrivi non si…
i viali del tramonto
Sul viale del tramonto, tra le tante ombre distratte, si allunga un po’ esitante quella del tricolore. Al nostro paese gli stranieri, specie quelli dell’ex (?) primo mondo, associano da sempre l’immagine stereotipata dell’allegria e del sole. Per i suoi abitanti l’Italia è il paese della stoica sopportazione, delle fumisterie e delle equivocità, il…
san Silvestro e l’orizzonte degli eventi (sonori)
(Sosteneva il buon – (?) in realtà matto come un cavallo o come un saggio – Wittgenstein dopo gli sbandamenti neopositivisti giovanili che la parola è una funzione sociale che acquista il suo significato in base al contesto antropologico e situazionale in cui viene pronunciata. Pertanto la mia tirata sulla parola alienata non va letta…